PROGRAMMA SALA GRANDE
INGRESSO LIBERO E GRATUITO
VENERDì 15 MARZO 2019
MATTINA h. 9.30 – 13.30
Pinturas Huerta del capellan
in concorso
Nazione: Spagna – Regia: Antonio Nevado – Durata: 12’ – Anno di produzione: 2018 – Consulenza scientifica: Juan Jose Benitez Ruiz-Moyano, Alejandro González Pizarro, Casimiro Sánchez Iglesias – Produzione: Sumipal
Lingua: italiano
La regione spagnola dell’Estremadura è una fonte inesauribile di testimonianze che ci parlano del nostro passato più antico. Tra queste, le numerose pitture rupestri lasciate dai nostri antenati in grotte e anfratti invisibili ai più. Il film ripercorre la scoperta di una realtà inedita: le Pitture “Huerta del capellan”, mostrando per la prima volta al pubblico le immagini di raffigurazioni straordinarie e antichissime.
Alla ricerca dei secoli bui
W poszukiwaniu Sredniowiecza
in concorso
Nazione: Polonia – Regia: Jakub Stepnik – Durata: 8’ – Anno di produzione: 2018 – Consulenza scientifica: Łukasz Miechowicz – Produzione: Łukasz Miechowicz
Lingua: senza parlato – Sottotitoli: italiano
Il film è la storia del lavoro degli archeologi che hanno scavato la fortezza medievale di Kłodnica, nella Polonia orientale. Un’opportunità per narrare la bellezza della professione dell’archeologo e l’intimità del contatto con i reperti che tornano fra le mani dopo mille anni.
C’era una volta Iato
in concorso
Nazione: Italia – Regia: Donatella TaorminaDurata: 20’ – Anno di produzione: 2017 – Consulenza scientifica: L. Gandolfo, A. Alfano – Produzione: Istituto Comprensivo di San Giuseppe Jato
Lingua: italiano – Sottotitoli: inglese
Sullo sfondo di scenari e personaggi realizzati con ombre cinesi, dodici ragazzi narrano la storia di Iato, da città elimo-sicana a ultima roccaforte musulmana di Sicilia in lotta contro Federico II di Svevia. Il corto, estremamente originale per la trovata artistica e narrativa, è stato realizzato in ambito scolastico durante un progetto dedicato alla storia del monte Iato.
Choquequirao, la geografia sacra degli Incas
Choquequirao, la géographie sacrée des Incas
in concorso
Nazione: Francia – Regia: Agnès Molia, Nathalie Laville – Durata: 26’ – Anno di produzione: 2017 – Consulenza scientifica: Thibault Saintenoy – Produzione: Christie Molia
Lingua: italiano
Ultimi arrivati sulla scena andina, nel XV secolo gli Incas costruirono il più grande impero che l’America avesse mai visto. Sebbene non conoscessero né la scrittura né la ruota, gli Incas si rivelarono geniali architetti, costruendo enormi edifici in pietra e terrazze a più livelli per l’agricoltura.
Oman, il tesoro di Mudhmar
Oman, le trésor de Mudhmar
in concorso
Nazione: Francia – Regia: Cédric Robion – Durata: 52’ – Anno di produzione: 2017 – Consulenza scientifica: Guillaume Gernez – Produzione: Blanche Guichou
Lingua: italiano
Un team di scienziati francesi sta conducendo importanti scavi in Oman. Il loro obiettivo è capire come gli abitanti di queste terre siano riusciti a prosperare in un ambiente così ostile, creando tecnologie innovative per la gestione dell’acqua. Il documentario segue l’équipe di giovani archeologi ai quali il deserto riserverà non poche sorprese nel corso di questa emozionante avventura archeologica nel cuore del Medio Oriente.
In morte di un archeologo. Winckelmann, Trieste e il riscatto di una città
in concorso
Nazione: Italia – Regia: Piero Pieri – Durata: 58’ – Anno di produzione: 2017 – Consulenza scientifica: Paola Bonifacio – Produzione: Rai, Sede regionale per il Friuli Venezia Giulia, Struttura Programmi Italiani
Lingua: italiano
L’8 giugno 1768 Johann Joachim Winckelmann, studioso di chiara fama, Prefetto delle Antichità del Vaticano, ideatore della scienza archeologica e della moderna storia dell’arte, muore assassinato a Trieste. L’assassino, Francesco Arcangeli, viene rapidamente catturato, processato e giustiziato. Gli atti del processo rivelano la modernità dell’approccio alle indagini ma lasciano tuttavia molti dubbi sul reale movente di quel sanguinoso crimine.
Il “ragazzo” con la Nikon. Libia. Antiche architetture berbere
in concorso
Nazione: Italia – Regia: Lucio Rosa – Durata: 31’ – Anno di produzione: 2019 – Consulenza scientifica: Stefano Biagetti – Produzione: Studio Film TV
Lingua: italiano
Le antiche oasi che i berberi di Libia “vestirono” di una splendida architettura, oggi sono quasi tutte abbandonate e cadute nel degrado. È un mondo che sta scomparendo non essendoci più grande interesse per il recupero e per la conservazione della memoria e della storia. Inoltriamoci in questi luoghi, percorriamo queste strade, visitiamo quanto di prezioso rimane di un tempo antico: le architetture sublimi di antiche sontuose dimore, le elaborate architetture con cui si innalzavano magazzini fortificati, i villaggi che accoglievano i mercanti.
VENERDì 15 MARZO 2019
POMERIGGIO h. 15.00 – 19.00
Olimpia, alle origini dei Giochi
Olympie, aux origines des Jeux
in concorso
Nazione: Francia – Regia: Olivier Lemaitre – Durata: 52’ – Anno di produzione: 2016 – Consulenza scientifica: Louvre, Olympia museum, ACTA reconstitution ancient sports – Produzione: Sequana média, Kalisté Productions
Lingua: italiano
Sia santuario religioso che sito sportivo, Olimpia fu, per quasi mille anni, sede dei giochi più prestigiosi dell’antica Grecia. Gli archeologi hanno indagato gran parte del sito e hanno rinvenuto grandi quantità di ceramiche dipinte che rappresentano gli atleti. Ma queste scene sono una rappresentazione accurata della realtà? Utilizzando ricostruzioni e immagini tridimensionali, il documentario riporta in vita le meraviglie passate di Olimpia e immerge lo spettatore nel cuore dei celebri Giochi.
Tavsan Adasi
in concorso
Nazione: Germania – Regia: Gerhard Lampe – Durata: 44’ – Anno di produzione: 2017 – Consulenza scientifica: Fançois Bertemes – Produzione: Halle Institut of Media
Lingua: italiano
Un team dell’Halle Institute of Media, autorizzato ad accompagnare la campagna di scavi sulla penisola di Mileto nel 2015, ha potuto così documentarne i risultati più importanti. Grazie alla scoperta di François Bertemes di un porto cittadino dall’età del Bronzo sull’isola Tavsan Adası, adesso è possibile ricostruire importanti aspetti della cultura minoica e dimostrare come il commercio minoico fosse molto più grande di quanto si pensasse in precedenza.
#inminimismaxima
in concorso
Nazione: Francia – Regia: Pierre Gaignard, Laura Haby – Durata: 52’ – Anno di produzione: 2018 – Produzione: CNRS CEPAM/Elisa Nicoud – Consulenza scientifica: Elisa Nicoud
Lingua: italiano, francese – Sottotitoli: francese, italiano
«La natura è la più grande nelle piccole cose» (Plinio il Vecchio). È a partire da piccoli indizi, scoperti metodicamente nella terra, che gli studiosi di Preistoria restituiscono i modi di vita dei nostri avi. Questo film ibrido, artistico e archeologico, invita a pensare l’Umanità di ieri guardando quella di oggi e viceversa. L’archeologo e il regista si confrontano con l’assenza di documenti scritti col medesimo sguardo etnografico.
Sekar Arum – La forgiatura del Gamelan giavanese
Sekar Arum – Forging the Javanese Gamelan
in concorso
Nazione: Indonesia/Irlanda – Regia: Maurice Gunning – Durata: 5’ – Anno di produzione: 2017 – Produzione: Mel Mercier, Maurice Gunning
Lingua: senza parlato
Breve documentario sulla forgiatura di un gong gamelan giavanese, evidenziando la natura ritmica dei metodi impiegati dai produttori dei gamelan tradizionali, tra cui la cottura, lo stampaggio e la messa a punto di un nuovo strumento di bronzo. Il film è stato girato nella fucina di Pak Saroyo, nella regione centrale dell’isola di Java.
Il sarcofago ghiacciato della Mongolia
Le sarcophage glacé de Mongolie
in concorso
Nazione: Francia – Regia: Cédric Robiom – Durata: 52’ – Anno di produzione: 2013 – Consulenza scientifica: Pierre-Henri Giscard – Produzione: Blanche Gulchou
Lingua: italiano
Nelle steppe ghiacciate dell’Altai, una spedizione archeologica franco-mongola si accinge a scavare la sepoltura di 2.300 anni di un guerriero scita. Attratti dall’insolita situazione, alcuni nomadi kazaki hanno allestito il loro accampamento estivo vicino agli scavi. Dunque l’archeologia e l’etnologia collaborano per rivelare inquietanti somiglianze tra questi due popoli separati da 2000 anni.
VENERDì 15 MARZO 2019
SERA h. 20.45 – 23.00
Mesopotamia in memoriam. Appunti su un patrimonio violato
in concorso
Nazione: Italia – Regia: Alberto Castellani – Durata: 50’ – Anno di produzione: 2019 – Consulenza scientifica: Paolo Matthiae, Daniele Morandi Bonacossi, Paolo Brusasco, Franco D’Agostino – Produzione: MediaVenice Comunicazione Venezia
Lingua: italiano
Il film intende proporre un’indagine sul “passato” e sul “presente” della Mesopotamia e in particolare sulla grande stagione della nascita e dello sviluppo della cultura urbana in Iraq. Grazie al secolare apporto della ricerca archeologica emerge nella “terra tra i due fiumi”, una lunga storia fatta di insediamenti e di figure entrate nel mito.
L’enigma della tomba celtica
L’énigme de la tombe celte
in concorso
Nazione: Francia – Regia: Alexis de Favitsky – Durata: 90’ – Anno di produzione: 2017 – Consulenza scientifica: Dominique Garcia, Bastien Dubuis – Produzione: Arte France, Eleazar, Inrap, C2RMF
Lingua: italiano
Fine 2014: a Lavau, vicino a Troyes, nello Champagne francese, alcuni archeologi dell’Inrap riportano alla luce una necropoli dell’età del Ferro in cui fanno una scoperta straordinaria: sotto un enorme tumulo, in una camera funeraria di 14 metri quadrati, c’è uno scheletro adornato con bellissimi gioielli. Il suo corpo è circondato da oggetti di lusso, tra cui un servizio di piatti che comprende anche magnifici pezzi greci ed etruschi. La tomba di questo ricco uomo celtico morto nel V secolo a.C., ormai soprannominato “il principe di Lavau”, costituisce una delle più importanti scoperte archeologiche in ambito europeo.